La prima volta che il mio carissimo amico Alfio Battiato me ne parlò, apprezzai fin da subito il livello d'innovazione apportato alla metodologia di posa e assemblaggio di uno dei materiali più diffusi in edilizia oggi: il cartongesso.
Oggi L'architettura degli interni propone sempre più spesso progetti via via sempre più complessi, sia sotto l'aspetto volumetrico sia sotto quello illuminotecnico.
In una scena in cui velocità d'esecuzione, costi ed effetti scenici devono tra di essi interagire, spesso integrati in progetti d'architettura sempre più complessi, a farla da padrone è sicuramente il #CARTONGESSO.
Per un Architetto come me, la cui scuola di pensiero si fonda su progetti volumetricamente complessi, laddove tagli, scuretti e illuminotecnica fanno parte dell'abaco creativo, avere la possibilità di controllare progettualmente e con precisione millimetrica tutti questi elementi risulta essere davvero un grande passo in avanti.
Plafons, tagli luce, scuretti, sezioni prolungate, tutto viene assemblato in officina e successivamente portato in cantiere e facilmente istallato.
La procedura del taglio e sagomatura affrontata con metodo a controllo numerico viene successivamente rinforzata e cucita con collante apposito e rinforzi interni (qualora la sezione lo richieda).
I vantaggi:
velocità d'esecuzione
riduzione costi del lavoro finito
precisione e corrispondenza al progetto
pulizia nelle giunzioni
consistenza strutturale
elasticità nella creazione di nuovi concept
il cartongessista istallatore non deve essere un "mago creativo"
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